Ernesto Lamagna - Lo scultore degli Angeli




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Ermesto Lamagna,

Napoli '45.
Vive e lavora in Roma.

Ha trascorso nella Città partenopea la sua prima giovinezza, dove, dopo gli studi classici, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti.Presente in alcune personale e mostre collettive organizzate nella Capitale, a Torino e a Milano, è stato invitato a realizzare sue Opere in Germania, in Olanda, in Svizzera, in Francia, in Inghilterra, negli USA, in Giappone.

Tra queste il Battistero e la Madonna di "Notre Dame du Liban", alta più di cinque metri e collocata sulla sommità della cupola della Chiesa Maronita di Sydney. Due sculture di angeli per la collezione Blafford-Owen a Houston, USA. L'Angelo della pace per l'atrio della sede centrale del CNR a Roma. La porta della vita, in bronzo, per il santuario Mariano di Rodi Garganico. Le tre monumentali porte del Santuario di Bonaria a Cagliari. Le porte dell'oratorio San Filippo Neri di Moffetta. L'Angelo del terzo Millennio a Barletta, e il Monumento a San Benedetto il Moro di San Fratello a Messina.

Nel '92 II Comune di Roma gli ha commissionato, al pari di Emilio Greco e Umberto Mastroianni, che l'avevano realizzata per edizioni precedenti, la medaglia del natale di Roma, tirata in oro, argento e bronzo. Sempre nel '92, il Medaglione del Gemellaggio tra Parigi e Roma è stato commissionato all'Artista dal Sindaco di Roma che lo ha donato a Jacques Chirac.

Realizza le Porte della Pontifìcia Basilica di SanVito dei Normanni e l'intero apparato monumentale e scultore della Chiesa dello Spirito santo di Torremaggiore.
Accademico Pontificio della Classe degli Scultori dei Virtuosi al Pantheon, ne è stato il Segretario dal '98 al 2003. E' autore del Martello e della Croce Processionale per il Grande Giubileo dell'Anno santo del 2000, conservati nel Tesoro dei Musei Vaticani.

Sempre nel 2000, espone alla Mostra collettiva "Le porte del Bello" insieme a Consorti, Crocetti, Greco, Manzù e Minguzzi. Gli sono stati commissionati, fra gli altri, ritratti scultorei di Eduardo De Filippo, del Cardinale Silvio Oddi, dello scienziato Antonio Zichicchi, del Rettore Enrico Garaci e dello scultore Emilio Greco. Ed ancora "l'Angelo della Luce", posto nella Basilica di Stato di santa Maria degli Angeli in Roma.

Realizza "l'Angelo di Betzata" presentato in Verona dal professor Alessandro S. Carene e benedetto dal Presidente del Pontifìcio Consiglio della Cultura il Cardinale Paul Poupard, collocato all'ospedaleSant'Andrea in Roma.

Nel 2003, partecipa con la scultura "Ecce mater Dulcissima" alla monumentale mostra promossa dal Vicario generale di Roma in collaborazione con la Spraintendenza dei Beni Culturali e Ambientali e il Comune, allestita nel Pantheon di Roma per celebrare i venticinque anni di Pontificato di Sua santità Giovanni Paolo II.

Nel 2005 la progettata mostra Miserere voluta dal Comune di Verona viene oscurata dall'Artista dopo le violente polemiche con l'Arcigay del Veneto.

Nel 2006 su iniziativa dell'Arcivescovo Cataldo Naro vede la luce la mostra Deus Sub Contrario che viene presentata nei maggiori musei diocesani della Sicilia e nella Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo.

Tra il 2004 e il 2006 il Maestro realizza presso la fonderia Arte e Bronzo di Villafranca di Verona tutte le opere esposte nella mostra De humanitate al Parlamento Europeo di Bruxelles.

Nel 2007, il Maestro espone a Roma, presso la sede di Palazzo Venezia, la mostra Ora Nona.

Nel 2009, è presente con la scultura "Vecchio acrobata pazzo" alla mostra collettiva "Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell'artista", curata da Vittorio Sgarbi. Lamagna è accanto a opere di Van Gogh, Munch, Ernst, Bosch, Guttuso, Mafai, Ligabue e tanti altri.

Nel 2010, partecipa alla mostra collettiva "Arte contemporanea per il tempio di Zeus", nella suggestiva cornice della Valle dei Templi di Agrigento, con la scultura "Angelo della Luce".

Sempre nel 2010, partecipa con il dipinto "Quasimodo" alla collezione "La poesia degli artisti", mostra composta da opere realizzate dagli artisti traendo ispirazione dalle figure dei poeti o dalle loro poesie.


Il Maestro
Ernesto Lamagna

al lavoro in fonderia.

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